Lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Referendum e Stato di Diritto.
L’Italia rispetti e ottemperi alla condanna del Comitato per i diritti umani dell’ONU

25 maggio 2020 – Lettera di Giuseppe Candido, Mina Welby e Rocco Ruffa al Presidente Giuseppe Conte

 

Gent.mo On.le Presidente Conte,

Le scriviamo a seguito della condanna dell’Italia da parte del Comitato ONU per i diritti umani per la violazione dei diritti politici nel nostro Paese.

E lo facciamo per dirLe che è il momento di dare esecuzione alla decisione del Comitato dell’ONU “Staderini-De Lucia” che ha certificato la negazione, ai cittadini italiani, del diritto a promuovere referendum. 

I fatti che hanno portato alla condanna della Repubblica sono assai precedenti al suo incarico da presidente del Consiglio, e riguardano la impraticabilità del diritto costituzionale al referendum, come denunciato dai ricorrenti Mario Staderini e Michele De Lucia.

Il Comitato per i diritti umani dell’ONU indica anche cosa si dovrebbe fare.

Le misure da prendere sarebbero coerenti con gli interventi di emergenza messi in atto in queste settimane, perché favorirebbero la possibilità di attivare la democrazia a distanza. Come si è stato fatto con la didattica a distanza per garantire un diritto costituzionale qual è il diritto all’istruzione.

Ci auguriamo anche noi, come tanti altri cittadini che Le scrivono per lo stesso motivo, che voglia considerare la condanna del nostro Paese da parte dell’ONU non come un fastidio o una vergogna da nascondere, ma come un’opportunità storica per combinare il rientro dell’Italia nella legalità internazionale e il rinnovamento della nostra democrazia e delle nostre istituzioni.

Come richiesto dal Comitato diritti umani, innanzitutto occorre subito modificare il sistema di raccolta delle firme referendarie, superando l’anacronistico obbligo del pubblico ufficiale e consentendo forme di sottoscrizione online, per poi arrivare a una revisione complessiva della procedura referendaria disciplinata dalla legge 352 del 1970. 

Oggi, 25 maggio 2020, è il cinquantesimo anniversario di questa legge e le regole per raccogliere le firme sono le stesse di cinquant’anni fa.

In passato molte volte siamo stato impegnati come cittadini, nella raccolta firme e, nel 2013, abbiamo preso parte attivamente alla raccolta delle firme per i dodici referendum radicali per la giustizia giusta e le riforme sociali. Inutile dirlo, purtroppo non ci fu possibile raccoglierle sia per la scarsità di autenticatori disponibili sia per la scarsa conoscenza da parte dei cittadini e dei comuni dove erano stati distribuiti i moduli; per questo, l’introduzione della sottoscrizione anche per via telematica oltre a consentire di non sospendere i diritti politici in periodi come questo, rappresenterebbe uno strumento indispensabile per molte persone che vivono condizioni di disabilità per esercitare i loro diritti.

Nella speranza di un Suo riscontro, restiamo a disposizione Sua e dei Suoi uffici per qualsiasi approfondimento.

Cropani Marina (CZ), 25 maggio 2020

Un saluto cordiale,

Giuseppe Candido

Segretario 

Associazione Radicale Nonviolenta 

Abolire la miseria-19 maggio

Mina Schett Welby 

Presidente 

Associazione Radicale Nonviolenta 

Abolire la miseria-19 maggio

Rocco Ruffa

Tesoriere 

Associazione Radicale Nonviolenta 

Abolire la miseria-19 maggio

Pubblicato da Giuseppe Candido

Geologo, giornalista pubblicista, insegnate di scienze e matematiche di ruolo, ha pubblicato numerosi libri. Per informazioni complete su Giuseppe Candido puoi visitare il sito www.giuseppecandido.it