Mozione 2019

Mozione Generale

Approvata dall’assemblea congressuale degli iscritti il 19 maggio 2019

Il congresso,

viste le relazioni del segretario e del tesoriere le approva all’unanimità e stabilisce di:

  1. essere presente, come associazione, al Congresso che si terrà a Roma il 5, 6 e 7 luglio pp.vv. e di sostenere il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito nella lotta per salvare il servizio pubblico di interesse generale svolto da Radio Radicale
  2. Sostenere il PRNTT anche per le iscrizioni del 2019 e sostenere le altre associazioni dell’ex galassia Radicale, a partire dall’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica che tanto sta facendo per l’autodeterminazione e il fine vita.
  3. → rilanciare la battaglia per gli Stati Uniti d’Europa come unica vera alternativa sia all’Unione europea intergovernativa che conosciamo sia all’Unione europea dei nazionalismi politici e dei protezionismi economici. E c’è bisogno di farlo con “creatività” anche oggi seguendo i seguenti principii basilari che, per una libera Federazione, erano pochi e semplici punti: un esercito unico federale, l’unità monetaria, l’abolizione delle barriere doganali e delle limitazioni dell’emigrazione tra gli stati appartenenti alla Federazione, la rappresentanza diretta dei cittadini ai consessi federali, una politica estera comune.
  4. Proseguire la lotta per la nomina del Garante Regionale dei diritti dei detenuti e del Garante Regionale dei diritti della Salute prima della fine della legislatura a novembre 2019. Battersi, come suggerito da Mina Welby nel suo intervento, affinché la Calabria “diventi esempio di buon accompagnamento dei malati con le cure palliative”.
  5. Proseguire la denuncia contro ogni forma di schiavitù e di violazione dei diritti umani, sociali e del lavoro in Calabria. Ridare dignità al lavoro superando le due contraddizioni: del lavoro senza o con scarso reddito e di reddito senza lavoro, inteso come forma di schiavitù subdola, in Calabria più che altrove, e di dipendenza, di schiavitù, di chi lavora nelle varie forme di dipendente, di precario o di piccolo professionista.
  6. Riprendere a usare la parola proibita: “Amnistia”, come riforme necessaria e strutturale per la riforma della Giustizia.
  7. → Legalizzare per sconfiggere la ‘ndrangheta. Il proibizionismo ha fallito! E dalla Calabria, magari organizzando qualche iniziativa, penso a una grande manifestazione antiproibizionista, ma anche un sit-in o qualche altra cosa con il nostro iscritto Andrea Trisciuoglio, l’associazione deve dare un segnale forte e chiaro: non possiamo continuare ad alimentare la ‘ndrangheta con il proibizionismo. E che non possiamo più rinunciare ai vantaggi economici e sociali che la legalizzazione delle droghe leggere porterebbe.
  8. “Ecologia, pane e lavoro”. La questione ecologista riguarda il diritto alla Vita in un ambiente salubre: un diritto previsto persino dalla CEDU. Qui in Calabria non possiamo dimenticare che ci sono siti inquinati, sia siti c.d. “di interesse nazionale” come Crotone, Cassano ecc, sia Siti inquinati censiti a livello regionale e per molti dei quali le bonifiche non sono mai partite o, quando sono iniziate, presentano ritardi enormi nei lavori. Su questo – nell’anno sociale che ci aspetta – dovremmo lavorare cercando di sviluppare, in sinergia con la FIDU con la quale abbiamo sottoscritto uno specifico accordo di federazione in tal senso e che, tra l’altro, prevede la promozione della conoscenza della crescente importanza della tutela dell’ambiente e del territorio contribuendo all’elaborazione e alla progressiva attuazione di uno specifico Diritto ambientale inteso come diritto umano a vivere in un ambiente sano e sicuro, anche in riferimento alla Convenzione di Aarhus “sull’accesso alle informazioni, la partecipazione dei cittadini e l’accesso alla giustizia in materia ambientale”, incluso in particolare il diritto di conoscere rischi sismici, idrogeologici, vulcanici o ambientali del territorio di residenza. La svolta ecologista parta dalla Calabria: soprattutto in una regione come la nostra, dobbiamo far partire il messaggio che, da una svolta ecologica è possibile creare lavoro, occupazione. Per questo è necessario battersi, anche in vista delle prossime elezioni regionali, per una svolta ecologista, verde e ambientalista in Calabria portando avanti alcune idee semplici:
    1. Abbattere la quantità di rifiuti nei 409 comuni calabresi;
    2. Ottimizzare la depurazione delle acque reflue;
    3. Ottimizzare la gestione delle acque;
    4. Spostare le tasse dal lavoro all’inquinamento;
    5. Investire e creare lavoro nel risanamento del territorio;
    6. Investire e creare lavoro nelle bonifiche dei siti inquinati regionali;

Per l’elezione delle Cariche statutarie l’assemblea – all’unanimità – decide di riconfermare, anche per l’anno sociale 2019/2020, Mina Welby quale Presidente dell’associazione, intervenuta da remoto e che, interpellata telefonicamente, accetta. Giuseppe Candido quale Segretario e Rocco Ruffa quale Tesoriere

Infine, su proposta del Segretario Giuseppe Candido appena riconfermato segretario, l’Assemblea decide di costituire una “segreteria allargata” per la quale è nominato il Presidente dell’Assemblea, Sabatino Savaglio, col il consenso unanime dell’assemblea alla modifica statutaria necessaria per l’introduzione di una “segreteria allargata” a un massimo di 2 membri, oltre al segretario eletto.

Guarda il video del congresso


Pubblicato da Giuseppe Candido

Geologo, giornalista pubblicista, insegnate di scienze e matematiche di ruolo, ha pubblicato numerosi libri. Per informazioni complete su Giuseppe Candido puoi visitare il sito www.giuseppecandido.it